Oggi tutti hanno la possibilità di sperimentare la domotica nelle proprie abitazioni. Dalle Smart TV, ai climatizzatori, ai robot da cucina o quelli aspirapolvere, all’illuminazione, basta un semplice click per attivare, spegnere o regolare moltissimi elettrodomestici.
Si può programmare, rivedere, registrare un programma mentre se ne guarda un altro, acquistare un film uscito da poco al cinema in pochi istanti, guardare la partita della propria squadra del cuore con il proprio cronista preferito, ascoltare musica, vedere un film in 3d e mille altri utilizzi che l’utente può scoprire sperimentando per conto proprio, anche senza avere nessuna conoscenza informatica.
Cerchiamo di capire nella miriade di offerte per tutti i gusti, quali sono le specifiche da considerare, in base alle esigenze assolutamente soggettive di ognuno.
Quali sono i tipi di schermo in circolazione, quali sono le novità e le differenze tra vecchie e nuove proposte.
Una tecnologia quasi definitivamente tramontata, questi modelli consumano di più, soffrono di effetto ghosting, rimangono cioè tracce delle immagini precedenti, e dopo un certo numero di ore si esauriscono e sono da sostituire. Inoltre la produzione è praticamente interrotta da quasi tutti i produttori.
Schermo a cristalli liquidi, retroilluminati con lampade a fluorescenza, ormai sostituiti dalla versione con sistema di retroilluminazione a LED. La caratteristica principale di questo tipo di schermi è la luminosità e una buona leggibilità con scarsa luce ambientale.
La luminosità è più elevata rispetto agli LCD e la visibilità non risente di esposizioni solari o forte luce ambientale, grazie a dei forti livelli di contrasto. Rispetto agli schermi LCD hanno un costo più elevato.
Esistono due ulteriori tipi di TV a LED: gli Edge, in cui il pannello LCD viene illuminato da LED disposti lungo la cornice del TV, e i Full LED in cui i LED sono disposti dietro il pannello LCD. I primi sono quelli più diffusi, i secondi assicurano una migliore qualità dell’immagine ma sono anche più costosi.
Una tecnologia di retroilluminazione dei televisori a LED che si basa su dei microcristalli che vengono illuminati con un raggio di luce blu, in modo da riprodurre una vastissima gamma di colori in maniera più precisa.
Si tratta di televisori con pannelli OLED (Organic Light-Emitting Diode, diodo organico a emissione di luce) che non usano fonti di luce esterna per l’illuminazione dello schermo in quanto ciascun pixel emette la luce in maniera autonoma. Vantano a loro favore livelli di nero più profondi, quindi contrasti più elevati rispetto alle TV a LED. Al momento hanno costi più elevati rispetto agli altri tipi.
Lo schermo curvo garantisce una visione immersiva, grazie all’effetto definito 2.5 D, che sembra mettere in rilievo le immagini. Tuttavia l’effetto è garantito a pieno solo se si è in posizione perfettamente centrale rispetto allo schermo e una relativamente ridotta distanza.
Ad oggi esistono tre principali tipologie di risoluzione delle immagini: Full HD, Ultra HD e 4K.
Ormai quasi tutte gli schermi TV sul mercato sono Smart TV e supportano la connessione a Internet, per cui è possibile utilizzare le diverse app per film, video e programmi on demand, navigare sul web o anche collegare altri dispositivi per la condivisione di immagini o altri tipi di file direttamente sul grande schermo. Esistono però diversi sistemi operativi, tra cui:
Sicuramente l’interfaccia più completa, moderna e aggiornabile e che consente un’integrazione totale con lo smartphone. (utilizzata da Sony, Philips, Sharp)
L’interfaccia più bella graficamente, più intuitiva e reattiva.
Utilizzata da Samsung a partire dal 2015 è basata su icone molto intuitive che lanciano applicazioni e innovative funzioni. Un’interfaccia completamente personalizzabile, versatile pur se inferiore a quella Android ma se si considera l’alta qualità e la diffusione della marca, non può che ritenersi un prodotto molto valido.